A Terralba, in provincia di Oristano, apre lo Spazio Nieddittas

Nieddittas
Lo spazio ristrutturato grazie all'impegno di Nieddittas
Venerdì 7 ottobre Nieddittas, il brand che gestisce l’intera filiera della mitilicoltura nel Golfo di Oristano, inaugurerà a Terralba lo Spazio Nieddittas – un’area voluta e curata dall’azienda per l’organizzazione di eventi e attività culturali del territorio e come punto di ritrovo.
Lo spazio, che si trova nell’area verde di Piazza Caduti Sul Lavoro, dietro la biblioteca comunale, angolo tra le vie Giuseppe Zedda e Ferdinando Magellano, è stato ristrutturato grazie all’impegno di Nieddittas e alla presenza di due opere realizzate dall’artista Giorgio Casu. La prima, dal titolo Ainnantis (dal sardo “avanti”) è un murale ispirato alla mitologia del viaggio, sia fisico che mentale. Dipinto nel 2016, rimanda con vari riferimenti alla cultura di Terralba: quella legata al mare e quella legata alla terra e alla coltivazione della vite. Richiami alla flora e alla fauna selvatica della zona arricchiscono il murale, che riprende anche il tema religioso, dato che la diocesi è stata sempre parte integrante del tessuto sociale della città. La donna protagonista del murale ha il volto di Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura, che regge un bimbo nelle cui vesti si legge una famosa poesia sarda.
La seconda opera, Merkaba, è una stella di David Tridimensionale, ispirata alle forme della Dea Madre Mediterranea e alla somiglianza tra il simbolo della Merkaba e il logo Nieddittas. Contiene al suo interno la geometria del cubo, l’ottaedro e il tetraedro, e c’è chi dice che questa figura avesse effetti curativi su uomo e animali. Rappresenta una delle più antiche e segrete conoscenze riguardo alla nostra essenza, alla parte più divina del nostro essere. È un mezzo, un veicolo, una modalità per cambiare il proprio stato energetico, per poter ripulirsi da blocchi, armonizzarsi con il proprio io, imparando ad amare incondizionatamente. La parola Mer-Ka-Ba è composta da tre sillabe corrispondenti a tre parole: Mer, Ka, Ba che provengono dall’antico Egitto: “Mer” significa Luce; “Ka” significa Spirito; “Ba” significa Corpo.
Nel corso della serata verrà inoltre installata la prima panchina realizzata nell’ambito di Blue Eco Lab, il progetto di sperimentazione promosso da Nieddittas e realizzato dalla Fondazione Medsea che ha l’obiettivo di recuperare gli scarti delle produzioni ittiche attraverso la progettazione di soluzioni di eco-design. In questa occasione, verrà presentato un rinnovato modello di panchina per esterni, a due sedute, realizzato valorizzando gli scarti della produzione ittica di Nieddittas. Il concept alla base della progettazione è nato osservando i pallets utilizzati per il trasporto dei prodotti ittici: elementi in polipropilene che, una volta utilizzati, sono destinati al ciclo dei rifiuti. La sfida è stata quella di intercettarli e trasformarli, attraverso lo sviluppo di un processo di trattamento ed estrusione dedicato, nelle doghe che formano la seduta della panchina. Osservando la filiera della produzione ittica, caratterizzata da scarti di diversa natura, si è poi scelto di intercettare anche i gusci delle cozze che, da elemento di rifiuto, ora ricoprono il ruolo di elemento di supporto. Infatti, le basi della panchina sono state realizzate seguendo una ricetta unica, creata attraverso uno studio che ha permesso di definire l’esatta composizione tra l’acqua, il cemento, i gusci di cozze macinate ad integrazione della sabbia e, come complemento, gli sfridi delle cave di marmo di Orosei: una filiera tutta sarda per un risultato di eccellenza. Oltre a Nieddittas e a Fondazione Medsea, il progetto vede anche il contributo scientifico del DICAAR – Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell’Università di Cagliari.