Fao, Italmercati: “Contro l’aumento dei prezzi, mercati ittici vera garanzia per il consumatore”

Lo stop della pesca per il caro carburante avvenuto in questi giorni nel Mar Ionio e Tirreno sta nuovamente mettendo in difficoltà il settore ittico. La scarsa presenza del prodotto e l’incremento del costo delle materie prime genera infatti un aumento dei prezzi che si sta ribaltando anche sul consumatore”. Così si è espresso Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati e direttore generale del Centro Agroalimentare Roma intervenuto all’evento di chiusura del 35° Comitato FAO per la pesca in corso a Roma.

Per arrestare questa difficile congiuntura, i Mercati ittici italiani possono diventare i luoghi sicuri dove poter acquistare il pesce di qualità, in sicurezza e trasparenza anche per quanto riguarda il prezzo. Grazie alla presenza di un servizio veterinario ed alla collaborazione con la Capitaneria di Porto, i Mercati ittici sono una vera garanzia per il consumatore”.

Dei 30 chilogrammi pro capite di pesce all’anno che viene consumato in Italia, solo il 40% proviene dai Mercati ittici. “È necessario incrementare il legame dei Mercati all’Ingrosso con il commercio di vicinato -ha continuato Pallottini- oltre a promuovere una filiera corta, il consumatore può essere infatti informato sull’origine, la qualità e le peculiarità del prodotto”.

Per valorizzare la pesca locale ed acquacoltura artigianale, Pallottini ha segnalato in chiusura il progetto itinerante “Food Hub”, realizzato da Italmercati, in collaborazione con Borsa Merci Telematica Italiana ed il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.