DAL CILE IMPORTAZIONI DI PRODOTTI ITTICI IN CRESCITA ANCHE NEL 2017

Come la Norvegia nell’emisfero boreale, il Cile per la sua conformazione orografica a fiordi come quella scandinava, analoga come clima, è particolarmente adatta agli allevamenti di specie come il salmone che necessitano di acque fredde e profonde.

Una costa estesa, acque pure e risorse marine di alto valore nutrizionale, sono caratteristiche del Cile. Le acque fredde del Pacifico meridionale offrono abbondanti risorse anche per la pesca industriale e la pesca artigianale. I principali prodotti che arrivano direttamente ai consumatori sono sgombri, sardine, naselli australi, pesci castagna, totano gigante, murici, ricci, granchi, granchi reali e imperatore, gamberi e aragoste.

L’industria cilena è caratterizzata da un severo impegno normativo in armonia con la sostenibilità produttiva, quote e proibizioni temporanee, sistemi di tracciamento dal punto di partenza alla destinazione, e una ricerca costante che consente di diversificare le risorse e creare nuovi prodotti, all’interno di un sistema di produzione che soddisfa i più elevati standard sanitari internazionali.

Nel 2017, le esportazioni cilene di prodotti ittici in Italia hanno raggiunto i 53 milioni di dollari, con le cozze, il salmone e la trota, la farina di pesce e il pesce spada tra i prodotti più rilevanti. La collaborazione e l’interscambio con l’Italia  è in pieno sviluppo, grazie anche alle azioni promozionali di Pro-Chile – Ente del Ministero degli Esteri del Cile, preposto alla promozione dei prodotti ittici cileni con sede anche a Milano:  www.prochile.gob.cl.

Gabriele Chiodi