È il momento della pescheria digitale

Creare un eCommerce dell’ittico superando tutte le diffidenze legate all’elevata deperibilità del prodotto e, al contrario, puntando proprio sulla garanzia della freschezza, dell’origine e dell’acquisto diretto dai pescatori. Sono i punti che accomunano I love ostrica e Orapesce.

Nel primo caso si tratta di un finestra sul luxury fish che si rivolge a privati e aziende e che, oltre alla vendita online, si fa promotore di una vera e propria cultura dell’ostrica e di crudités di pesce, proponendole per eventi, show cooking, serate didattiche, masterclass e con chef a domicilio. Il portale registra in media 200 ordini al mese con uno scontrino medio di 190 euro e 2.500 visitatori giornalieri. La maggior parte del fatturato deriva dalle vendite online e dagli eventi, il resto dai servizi chef a domicilio e ai ristoranti.

Ostriche e coquillages provengono da ostricoltori francesi, mentre Il pesce, le crudités di mare e gli altri prodotti freschi provengono soltanto dalle regioni in cui ne è consentita la produzione e/o la pesca certificata. Ogni prodotto è accompagnato da informazioni sulla provenienza e sul metodo di pesca. Il pesce non viene immagazzinato: grazie a una rete di fornitori nel momento in cui arriva un ordine viene acquistato e spedito al cliente in tutta Italia per mezzo di corrieri espressi. Le ostriche e le altre crudité vengono abbattute appena pescate a -40 °C, secondo quanto prescritto dalla legge e consegnate in una fresh box tramite corriere entro 24 ore dall’ordine.

Ostriche e molluschi sono confezionati direttamente dal produttore in acqua (se ancora vivi) e hanno una shelf life, nel rispetto della catena del freddo, di 10-12 giorni dalla data di confezionamento indicata sull’imballo. Crudités e altri pesci sono sempre confezionati all’origine in atmosfera protetta e durano in frigorifero 3-4 giorni dalla data di consegna.

“Nel 2007 ho fondato La Piazzetta del pesce, un eCommerce ittico che vendeva solo pesce di straordinaria qualità e freschezza a ristoratori e privati -racconta Luca Nicoli, patron e fondator di I Love Ostrica-. La Piazzetta si è popolata presto di clienti attratti dalla mia passione ed esperienza, decido quindi di coinvolgerli con i luxury fish events, in cui le ostriche e il pescato più esclusivo diventano protagonisti di eventi pubblici e privati: degustazioni, banchetti, matrimoni, catering a domicilio ed eventi aziendali. Nasce così I Love Ostrica. La cultura dell’ostrica è la mia grande passione, mi hanno sempre affascinato perché sono veri e propri gioielli del mare, pezzi unici e rari, ma ricchi di sfumature nelle numerose varietà che importiamo da tutto il mondo”.

Focalizzato sull’origine di prossimità del pescato è invece Orapesce, società a responsabilità limitata fondata nel 2018 da Giacomo Bedetti, riminese di nascita e veronese d’adozione, che così ha reso realtà un’idea avuta all’Executive MBA all’Università Bocconi di Milano. Con lui, che è in maggioranza al 70%, una ventina di soci e altri quattro amministratori in consiglio: gli imprenditori Andrea Zavaglia e Roberto Marchese e i docenti universitari Antonio Lobosco e Antonio Ghezzi.

Nel primo semestre 2019 la startup ha realizzato 35mila euro di fatturato (+15% sul piano aziendale). Ovvero 250 clienti fatturanti, circa 3 tonnellate di pesce sporco comprato e più di 600 ordini consegnati in tutta Italia. L’obiettivo è chiudere l’anno a 150mila euro. Il prossimo step è incrementare l’assortimento, ampliando l’offerta a tutto il pesce dei nostri mari, dalle cozze e le seppie dell’Adriatico, fino ai gamberi rossi del Mediterraneo e al Tirreno.

Attualmente, tra le zone di maggior rifornimento, quelle di Cesenatico, Rimini e San Benedetto del Tronto. Orapesce acquista da cooperative per veder garantita la massima tracciabilità, avere flotte strutturate e anche per non minare gli equilibri interni delle varie comunità locali di pescatori. Come supply chain partner centrale, per pulire il pesce e come hub logistico centralizzato, si appoggia alla Little Fish di Riccione. Grazie a un accordo con Stef Italia, vettore specializzato nella catena del freddo, la consegna a domicilio è stata estesa a tutta Italia con un tempo di attesa di due ore al massimo.

“Da giugno -afferma Bedetti- è iniziata la fase di test con alcuni ristoranti, ossia quattro importanti clienti su Modena e Torino, per aprire un canale B2B. Vogliamo creare una sorta di “angolo della boutique” dove prestigiose pescherie potranno rendere disponibile il loro prodotto al nostro pubblico, in cambio di una fee di ingresso e di una percentuale sulle vendite. E poi, ancora tutto da disegnare, ci sarà anche un “angolo della barca”, con una vetrina online direttamente dei pescatori. Come MarketPlace di operatori riconosciuti puntiamo a dare enfasi alle diverse esperienze d’acquisto online, eliminando le intermediazioni e favorendo l’incontro di consumatori e addetti specializzati. E in visione c’è anche l’estero. Per la distribuzione Stef Italia ha già una piattaforma con hub europei e dal 2020 sicuramente faremo partire un progetto pilota su una comunità italiana residente in Svizzera, a Zurigo. Una prima rotta elvetica, da cui prenderà il via il nostro export”.

di Jessika Pini