La qualità della trota nasce in Fattoria

Trote e salmerini allevati all’interno del Parco del Ticino, certificati Asc e Friend of the Sea, consegnati sei giorni su sette alle catene della distribuzione moderna per garantire un prodotto di freschezza superiore e qualità: Fattoria del Pesce (5,8 milioni di euro di fatturato) già dal nome tradisce il suo duplice ruolo di azienda votata a un’acquacoltura di qualità, rispettosa dell’ambiente, che fornisce pesce dal corretto profilo nutrizionale e dalla gradevolezza organolettica, qual è la trota. Una specie ittica che gradisce acque fresche e cariche di ossigeno con un ridotto tasso di inquinamento e un’alimentazione mirata, fondata su farina di pesce.

Attiva fin dagli anni ’60, Fattoria del Pesce oggi è una struttura che utilizza impianti fondati dai pionieri della troticoltura nel nostro paese, ma con uno staff di tecnici e allevatori fra i più qualificati a livello internazionale. Nelle 200 vasche aziendali vengono deposti 8-10 milioni di uova l’anno da cui si ottengono, in media, 5 milioni di pesci pronti per la trasformazione. I prodotti ittici freschi finiscono nelle piattaforme di Esselunga e Gigante, oltreché oltreconfine in Svizzera, mentre i lavorati e trasformati sono veicolati online su Cortilia e venduti anche nelle strutture della ristorazione scolastica, come le mense delle scuole primarie di Genova, a cui l’azienda fornisce 14mila medaglioni di trota ogni mese.

Grazie a un finanziamento europeo 2014-2020, Fattoria del Pesce ha rivisto in chiave più moderna i propri processi produttivi migliorando la qualità, anche in termini di sicurezza alimentare dell’ampia gamma di prodotti. E investendo per “svecchiare” l’immagine del suo prodotto di punta, la trota, nel passato considerato uno degli ittici più pregiati per delicatezza delle carni e contenuto nutrizionale, oggi un po’ sparito dalla tavola dei consumatori più giovani, spesso per le difficoltà legate alla sua preparazione: “Quest’alimento, che ha tutte le carte in regola per meritare maggior attenzione e maggiori consumi, soffre sostanzialmente di un problema di comunicazione – sottolinea il titolare dell’azienda Maurizio Grispan- occorrerebbe un’informazione più corretta sulle caratteristiche nutrizionali della trota, per ridarle quel prestigio che ha sempre avuto in Europa fin dal medioevo, e un packaging più innovativo e intrigante, che invogli il consumatore alla scelta dell’acquisto. Questi sono due elementi importanti per cercare, attraverso le informazioni e il packaging, di pianificare una nuova strategia di posizionamento del prodotto, anche in collaborazione con i buyer della distribuzione”.

Punto focale su cui Fattoria del Pesce appone la sua attenzione è il contenuto di servizio dei propri prodotti, in particolare la lavorazione che tende a ridurre lunghe operazioni di pulitura, come la spinatura, e il packaging attraverso il quale dialogare con il consumatore. “Le macchine di processo (toelettatura, filettatura, spinatura, metal detector) e confezionamento in atmosfera modificata -conclude Grispan-devono preservare le caratteristiche del pesce, così come il packaging deve saper raccogliere e sintetizzare in modo efficace le caratteristiche e i valori del consumo di trota per stimolare la prova e il riacquisto. Così, in parallelo al racconto salutistico e ambientale, va scelto un sistema di confezionamento coerente: le vaschette per i prodotti freschi, cotti e crudi, e per i ricettati dovranno essere scelte fra quelle in materiali in grado di comunicare la nobiltà nutrizionale e il basso impatto ambientale. Anche tali fattori risultano importanti nel rilancio dei consumi di questo pesce pregiato”.

di Manuela Soressi