La sostenibilità non è un’illusione ittica

Una guida pratica che vuole spazzare via tutti I dubbi sull’acquacoltura, sulle implicazioni di questa pratica rispetto alla salute ambientale e al benessere animale e sui benefici di un consumo regolare di pesce per la salute umana: Skretting, azienda norvegese che produce mangimi per acquacoltura, con una sede nel veronese, ha realizzato un kit di comunicazione dal titolo emblematico “Acqua in Bocca” nel quale tutta la filiera produttiva e le figure inserite (mangimisti, allevatori, trasformatori, distributori) svelano le caratteristiche e le linee guida del proprio lavoro per raccontare in modo chiaro il valore di questo comparto produttivo e dei prodotti che se ne derivano.

Cinque le sezioni di questa guida pratica anti bufale che è possibile scaricare dal web: nutrizione umana, sicurezza alimentare, sostenibilità, benessere animale e innovazione – verso il 2030 che mettono in evidenza tutte le criticità di quest’attività e della sua percezione presso i consumatori. La sensibilità per la salute dei mari è, infatti, cresciuta molto in questo ultimo periodo e l’accento è stato più volte messo verso la sostenibilità delle attività umane, in particolare pesca ed acquacoltura, ritenute responsabili del depauperamento delle acque la prima e del loro inquinamento la seconda. Skretting, attraverso la sua lunga esperienza nel settore, vuole dimostrare come un’acquacoltura sicura e sostenibile sia un traguardo raggiungibile, anche nel nostro paese. In particolare, nel capitolo dedicato alla sostenibilità, si illustrano concetti chiave per l’acquacoltura di qualità, come la tracciabilità del prodotto e la sua freschezza.

La tracciabilità del prodotto ittico da acquacoltura permette di avere sotto controllo parametri molto importanti come l’alimentazione dell’animale e le sue condizioni in tutte le fasi della filiera stessa, dai mangimi utilizzati alle tecniche di allevamento, alla qualità delle acque fino alle pratiche di abbattimento, conservazione, trasporto e distribuzione. Inoltre, a differenza del pescato che può provenire dai quattro angoli del pianeta, la filiera di acquacoltura è molto corta e permette di avere pesce e prodotti ittici più freschi a tutto vantaggio di qualità e sicurezza.

di Manuela Soressi