Progetto BluFish nel Mar Adriatico meridionale: a che punto siamo?

bluFish
Il Progetto Blufish è nato per accompagnare le attività di pesca del Sud Italia

Il Progetto Blufish, nato per accompagnare le attività di pesca del Sud Italia verso un percorso di sostenibilità, va avanti, seguendo tutte le fasi previste, nelle sub-aree geografiche scelte.

Oggi è possibile fare il punto sul progetto con al centro le associazioni di pescatori di Molfetta e Manfredonia, in Puglia (GSA18), che ricoprono un ruolo di primissimo piano nel Mare Adriatico meridionale per la pesca del gambero rosa.

La crisi del settore e l’opportunità rappresentata dalla sostenibilità

Queste ultime, sin dall’inizio ben integrate nel processo di gestione e con un sistema di controllo generalmente considerato efficace, oggi devono fare i conti con l’aumento dei prezzi del carburante causato dalle sanzioni imposte alla Russia per l’invasione dell’Ucraina a febbraio 2022. Ecco perché, terminato il periodo di chiusura annuale della pesca –dall’ 1 agosto all’11 settembre- il lavoro dei pescatori sarà anche un progressivo ritorno alla normalità.

Alla luce della crisi che tutto il settore della pesca sta attraversando, MSC non può che esprimere la propria solidarietà, supportando ancor di più i pescatori di Molfetta e Manfredonia: adesso è più che mai necessario concentrare gli sforzi sul percorso di sostenibilità, per aumentare la resilienza delle attività di pesca in caso di crisi future.

Cosa è stato fatto e cosa si farà

A motivare i pescatori nella prosecuzione di questo cammino sono i risultati ottenuti dall’inizio del Progetto Blufish. Infatti, già dal 2021, nonostante le ricadute della pandemia di COVID-19, si lavora proficuamente sull’implementazione del Piano d’Azione che ha evidenziato 20 aree di miglioramento in seguito alla pre-valutazione nel 2020, due delle quali relative al Principio 1 (Stock ittici sostenibili) risultate al di sotto del limite di 60 nel sistema di punteggio degli Standard per le attività di pesca.

Quindi,  negli ultimi mesi, con la guida dell’istituto di ricerca COISPA e il prezioso apporto del Gruppo di Azione Locale (GAL) Ponte Lama si sono realizzate le attività previste dal Piano d’azione, compresa la raccolta dei dati per una nuova valutazione dello stock che sarà presentata e convalidata nel 2023. Sono stati, inoltre, raccolti dati sulle specie oggetto di catture accessorie,  specie minacciate, protette e in pericolo (ETP), ma anche sugli ecosistemi marini vulnerabili (VME).

Anche l’implementazione di queste attività sarà cruciale per spianare la strada verso la sostenibilità che la pesca di gambero rosa nel Maria Adriatico meridionale ha iniziato un paio di anni fa, rendendola potenzialmente più vicina un giorno al traguardo della certificazione di pesca sostenibile di MSC.