Sapore di Mare, un modello di produzione e vendita a basso impatto ambientale

La vendita del pesce congelato sfuso riduce drasticamente il consumo di imballaggi e contenitori di plastica e di carta. D.I.MAR, azienda specializzata nella vendita di prodotti ittici congelati, presente sul territorio italiano di 100 punti vendita con insegna “Sapore di Mare”, ha fatto un bilancio sull’impatto ambientale della sua produzione di preparati a base di pesce sfusi.

L’azienda dal 2014 al 2018 ha evitato di riversare nell’ambiente ben 120 tonnellate di confezioni di plastica grazie alla produzione e vendita di pesce congelato sfuso. Sapore di Mare ha infatti prodotto 11.450 tonnellate di preparati a base pesce congelato sfuso, che ha comportato per il confezionamento un utilizzo di 57 tonnellate di plastica e 572 tonnellate di carta. Se lo stesso quantitativo di pesce fosse stato confezionato in buste o scatole ipoteticamente da 500 grammi, ne sarebbe conseguito un aumento del 200% di plastica e del 30% di carta generando così un risparmio di oltre 100 tonnellate di confezioni di plastica.

In controtendenza rispetto alle grandi catene di distribuzione, la D.I.MAR continua invece ad utilizzare i sacchetti di plastica per poter permettere ai consumatori di riporre il prodotto congelato nei propri freezer a casa, con la garanzia che il prodotto stesso possa essere conservato fino a 12/18 mesi senza nessun pericolo per la salute. I sacchetti biologici e/o compostabili rischierebbero infatti di deteriorarsi ben prima del dovuto. L’80% di questi sacchetti pesano solamente 4gr e possono contenere fino a 1,5kg/2kg di preparato congelato sfuso, contro un peso medio ipotetico di una vaschetta in plastica di 40gr contenente tendenzialmente solo 500-600gr di prodotto.

Inoltre, questi sacchetti, considerato l’utilizzo prettamente casalingo dei prodotti in questione, vengono facilmente smaltiti nella raccolta differenziata della plastica, o addirittura diventano essi stessi buste per raccogliere la plastica di scarto di casa.

“Il mercato del surgelato confezionato– commenta Barbara Saba, Direttore Marketing Sapore di Mare – ha registrato un trend positivo nel 2018, trainato dalla crescita dei segmenti pane e pasta (+13% a valore). Immediatamente dopo segue il pesce che registra un +4% sulla categoria dei prodotti panati e un +5% sul pesce naturale, sempre a valore. In questo scenario, noi di Sapore di Mare riteniamo di dover mettere in campo azioni concrete anche a difesa dell’ambiente, specie quello marino, da cui arriva il nostro prodotto che finisce sulle tavole degli italiani. A conti fatti, il consumo di pesce congelato sfuso consente di impiegare meno imballaggi, e allo stesso tempo evita lo spreco alimentare permettendo ai consumatori di acquistare lo stretto quantitativo necessario alle proprie esigenze di consumo”.

di Adriano Palazzolo