L’UNIONE EUROPEA VERSO UN’ACQUACOLTURA SOSTENIBILE E COMPETITIVA

In Europa l’acquacoltura incide per il 20% sulla produzione di pesce totale e impiega direttamente circa 85.000 persone. Il settore è composto per la massima parte da PMI e micro imprese nelle aree costiere e rurali. A livello globale l’incidenza dell’acquacoltura sul totale del pesce pescato e’ intorno al 50%. I prodotti dell’acquacoltura europea sono di alta qualità e rispettano alti standard di sostenibilità e protezione dei consumatori.

Attualmente, un quarto dei prodotti ittici consumati nell’Unione Europea (incluse le importazioni) sono prodotti da allevamenti; 1,24 milioni di tonnellate di prodotti dell’acquacoltura sono di provenienza europea, per un valore di €.3,51 miliardi. L’acquacoltura gioca quindi un ruolo importante nella sicurezza alimentare e nella sua crescita economica.

La Strategia europea “Crescita Blu” identifica l’acquacoltura di pesce, molluschi e piante acquatiche, come un settore che potrebbe stimolare la crescita economica in tutta l’Europa e portare benefici sociali attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro.

L’Italia è in prima linea in questo progetto e tramite l’azione dell’europarlamentare italiano veneto, On. Remo Senargiotto, sta stimolando l’UE a mettere a disposizione più fondi e risorse per stimolare la crescita del comparto: per ridurre la burocrazia, assicurare una competizione equa rispetto alle regole fissate dall’UE, oltre che per consentire la conservazione degli stock marini, sostenere ed incoraggiare l’acquacoltura nazionale, favorire l’accesso al credito da parte delle piccole imprese e riconoscere l’impatto positivo sull’ambiente dell’acquacoltura, così come quello economico e sociale.

L’opportunità è stimolante soprattutto per un paese con 8000 chilometri di costa e un tasso di disoccupazione a due cifre, senza tenere conto della penuria di pesce nazionale, penalizzato dal calo delle catture sui mari prospicienti la Penisola: per soddifare i consumi nazionali  dobbiamo ricorrere alle importazioni per i due terzi del nostro fabbisogno.