Coop toglie gli antibiotici dalla tavola

Ridurre la presenza di antibiotici sulle tavole degli italiani attraverso un’attenta gestione delle pratiche di itticoltura: Coop Italia ha esteso la sua campagna Alleviamo la Salute anche ai prodotti ittici freschi d’allevamento, sia di acqua dolce che salata, venduti a marchio Origine Coop, adottando un disciplinare di produzione che prevede l’assenza della somministrazione di questi prodotti farmaceutici durante gli ultimi 6 mesi di vita dell’animale. Ma l’obiettivo dichiarato è quello di migliorare ulteriormente le tecniche di allevamento per arrivare ad eliminare completamente, ove possibile, l’utilizzo di antibiotici in acquacoltura.

In questa fase iniziale, il progetto Alleviamo la Salute applicato alla filiera ittica coinvolge 11 fornitori, 11 stabilimenti di lavorazione, 135 impianti di acquacoltura e 20 mangimifici. Orata, branzino, trota iridea, spigola, rombo chiodato e salmone sono le specie interessate da quest’iniziativa e sono tutte accomunate un ciclo di vita superiore ai 2 anni. Si tratta di prodotti-chiave nell’offerta commerciale Coop: infatti, su base annua, nel banco assistito a libero servizio l’orata sviluppa in Coop Italia 2.200 tonnellate di vendite e il branzino 1.435 tonnellate.

L’obiettivo di Coop Italia è ridurre la presenza di farmaci zootecnici che finiscono, attraverso le carni, all’interno del circuito alimentare umano e possono provocare gravissimi fenomeni di farmaco resistenza, in particolare la resistenza agli antibiotici da parte di alcuni batteri patogeni, verso i quali la medicina odierna non ha armi di riserva. Secondo l’Oms proprio la resistenza agli antibiotici dei batteri patogeni potrebbe essere la prima causa di morte entro il 2050.

Coop Italia, in questa fase preliminare, ha coinvolto una serie di fornitori del prodotto a marchio, prevalentemente in Italia ma con puntate oltreconfine in allevamenti di salmone in Scozia e Spagna e Portogallo per rombo chiodato: allevamenti di grandi dimensioni, in vasche a terra per i pesci di acqua dolce e in allevamenti offshore per quelli marini, con una densità media degli animali più bassa, quindi con uno spazio vitale maggiore che si traduce in pesci più sani e con una muscolatura più sviluppata. Con i propri fornitori di ittici, Coop Italia ha sviluppato un disciplinare basato sulle buone pratiche di allevamento, focalizzato sul benessere animale, in particolare su alimentazione, qualità delle acque, profilassi e terapie e metodi di raccolta tesi a limitare lo stress: con una popolazione ittica in allevamento in migliori condizioni e più sana va da sé che si riduca l’impiego di farmaci. Grande attenzione rivota all’alimentazione, con l’adozione di programmi mirati e formulazioni: no Ogm, no coloranti artificiali (per il salmone), senza l’impiego di ingredienti da animali terrestri, anabolizzanti, ormoni naturali e di sintesi. E, naturalmente, l’assenza completa di antibiotici negli ultimi sei mesi di vita dell’animale stesso. Il disciplinare sviluppato da Coop Italia, inoltre, impone norme stringenti su condizioni igienico-sanitarie, sulla tracciabilità e sulla pesca sostenibile, con certificazioni internazionali rispetto a standard come Friend of the Sea, Global Gap o Asc.

di Manuela Soressi